Dove si trova Maria che Scioglie i Nodi

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Dove si trova Maria che Scioglie i Nodi

Per recarvi dove si trova Maria che Scioglie i Nodi a Roma è possibile pregare la Novena a Maria che Scioglie i Nodi presso la Chiesa di Santa Maria della Consolazione al Foro Romano.

Per richieste di informazioni sulla recita della Novena a Maria che Scioglie i Nodi a Roma è possibile contattare i Frati Minori Cappuccini al numero 06.6784654 oppure scrivere una email al seguente indirizzo: chiesa.consolazione@gmail.com

Si può partecipare alla recita della Novena a Maria che Scioglie i Nodi a Roma, tutti i venerdì dopo la S. Messa per i malati oncologici alle ore 17:30 presso la Chiesa S. Maria della Consolazione al Foro Romano, sita in piazza della Consolazione 84 in Roma.

Chiesa S. Maria della Consolazione al Foro Romano, dove si trova Maria che Scioglie i Nodi

Benvenuto in quest’oasi di spiritualità mariana nel centro storico di Roma.

La Chiesa di Santa Maria della Consolazione al Foro Romano è un luogo di preghiera sin dal 1470.

Dalle ore 6:30 alle ore 21:00 la chiesa è aperta per favorire il tuo momento di preghiera. L’ambiente dentro la chiesa è colmato del canto gregoriano che favorisce la preghiera e la meditazione.   

La chiesa di Santa Maria della Consolazione è un luogo di culto cattolico di Roma, sita nel rione Campitelli, che si affaccia sulla piazza omonima, vicino al Foro Romano e ai piedi della rupe Tarpea.

Le origini della Chiesa

Chiesa Santa Maria della Consolazione al Foro Romano, fondata il 03/XI/1470

L’origine della chiesa è legata a due eventi:

Il primo risale al 1385, quando un nobile condannato a morte, Giordanello degli Alberini, lasciò nel suo testamento due fiorini d’oro affinché fosse qui dipinta un’immagine di Maria Vergine per “consolare” gli ultimi istanti dei condannati, da cui l’origine del nome dell’edificio.

La piccola icona fu realizzata sul muro esterno di un granaio appartenente alla famiglia Mattei, che si trovava proprio sotto la Rupe Tarpea, e qui vi rimase per quasi un secolo.

Il secondo avvenimento risale al 1470, quando secondo la tradizione un giovane innocente, condannato a morte per omicidio, fu impiccato ma quando la corda strinse il collo si constatò che non stava soffocando nonostante penzolasse e quindi venne immediatamente liberato.

Il giovane raccontò che la Madonna gli aveva parlato, dicendo “Vai, perché sei consolato!”, e una mano invisibile lo aveva sostenuto.

L’evento suscitò un’impressione tale che ben presto fu avviata una raccolta per ospitare il dipinto all’interno di una chiesa devozionale, che venne costruita in 4 mese in quello stesso anno, 1470, con l’approvazione di papa Paolo II.

La costruzione della Chiesa

La prima chiesa, molto piccola e con un solo altare, fu realizzata su progetto di Baccio Pontelli e affidata all’Arciconfraternita di Santa Maria delle Grazie, che curava nei pressi un piccolo ospedale.

La chiesa venne eretta, a spese del popolo romano, nella seconda metà del XV secolo e fu consacrata il 3 novembre 1470.

Fu chiamata “della Consolazione” poiché qui ricevevano supporto spirituale i familiari dei condannati a morte, le cui sentenze venivano eseguite fino al 1550 sotto la Rupe Tarpea.

Fu ricostruita negli anni 1583-1606 su disegno di Martino Longhi il Vecchio.

Tre parole sono una costante in questi 550 anni: Fede, Carità e Consolazione. La Fede del popolo romano nell’intercessione delle Vergine, questa fede generava la Carità, la carità Consolava i più bisognosi e afflitti.

L’interno della Chiesa

Dietro l’abside della chiesa è situata una bella edicola dove vi è dipinta la “Madonna delle Grazie”, opera di Niccolò Berrettoni, risalente al 1658: definita “Consolatrix Afflictorum”, come recita anche l’iscrizione.

Fu qui posta a memoria e riconoscenza per la liberazione della città da una terribile pestilenza, come si legge nell’epigrafe:

“CHR(ist)O REDEMPTORI AC SANCTISSIMAE EIUS GENITRICI MARIAE URBE A PESTILENTIA LIBERATA GLORIA SEMPITERNA”.

Il dipinto, racchiuso da una cornice quadrata sotto un vetro tripartito, rappresenta la “Madonna col Bambino” con il braccio alzato benedicente.

Sopra la cornice vi è un baldacchino a spicchi orlato con frange ed al di sotto vi è dipinta, direttamente sul muro, una raggiera con nuvole e cherubini.

L’edicola fu restaurata nel 1787 e fu in questa occasione che vi fu aggiunta l’altra iscrizione rivolta ai passanti:

“QUI CON DIMESSA FRONTE O PASSEGGIER T’ARRESTA QUI DELLE GRAZIE È IL FONTE DI DIO LA MADRE È QUESTA MIRALA PIANGI E PREGA CHE ELLA A DEVOTI SUOI GRAZIE NON NEGA A D MDCCLXXXVII”.

Fonte: Chiesa di S. Maria della Consolazione al Foro Romano

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